giovedì 10 aprile 2014

IL TEOREMA DELLA CIPOLLA di Orazio Fergnani



IL TEOREMA DELLA CIPOLLA
Di Orazio Fergnani.

Come tutti sanno, o dovrebbero sapere… ma al 99,99% è dato più che certo che non lo sa…. È stato convenzionalmente stabilito in tutti i maggiori consessi internazionali, e recepito da tutti gli organismi monetari internazionali … e ovviamente anche dagli Stati… che la moneta dal 15 agosto 1971… non è più convertibile in oro… ma da allora la moneta/banconota assume ed integra in sé il valore del bene/servizio scambiato… il dollaro vi si è adeguato come prima divisa… e tutte le altre a seguire con una serie di regolamenti – capestro….. che qui non è il caso di evidenziare..

Quindi oggi è dato assodato ed incontrovertibile che la moneta/banconota  in sé non ha alcun valore, ma dato che essa è uno dei termini di scambio negoziale e serve come simbolo del valore si da per scontato che integra ed introietta in sé il valore del bene scambiato…

E’ ormai assodato e pacifico il ragionamento sopra detto, la moneta è solo un misuratore del valore … poi si può disquisire sulla reale essenza … se sia più giusto l’assunto che alla valenza danno le banche o se sia migliore la formulazione che dava Auriti che affermava che “la moneta è la misura del valore …. ed il valore della misura” … o meglio ancora e più precisamente ed eticamente … “la moneta è la misura del valore del lavoro dell’altro” come dice AlbaMediterranea….

Qualunque definizione della moneta prendiamo per buona (secondo me sono tutte valide- ovviamente la migliore è la nostra..), comunque una cosa è certa che essa assolve perfettamente al suo compito esattamente come lo assolveva la precedente moneta convertibile in oro…Anzi lo assolve molto meglio, ma i semplici cittadini non lo sanno…

Ma cominciamo a verificare le palesi e meno palesi differenti o simili funzioni.

Nel precedente assunto della moneta convertibile avevamo un deposito d’oro di una precisa quantità che serviva a garantire l’effettivo valore d’acquisto e quindi di misurazione di quella particolare tipologia di banconota… e c’erano dei limiti ben precisi e rigorosi a cui attenersi per evitare di cadere nelle possibili criticità di inflazione, deflazione, flagstazione, etc.,….

Quindi qualunque quantità di merci ci foss stata a disposizione sul mercato (tralasciando altre più complicate considerazioni), solo un certa ben precisa quantità di questa avevano sufficiente quantità di controvalore in moneta garantita dai depositi d’oro delle banche centrali…

E quindi pure se ci fosse stata maggiore quantità di merci disponibili sul mercato, queste merci sarebbero andate invendute… in quanto non esisteva pari contropartita monetaria .. e non cera alcuna interrelazione fra le due entità dello scambio (merci – denaro/moneta) a meno di creare moneta virtuale, elettronica od altro comunque non garantita da nulla e a quel punto del tutto illegale … (come fecero tutti i presidenti statunitensi dalla fine della seconda guerra mondiale fino a Nixon … ed oltre… tuttora)

Per seguitare il ragionamento ne consegue che la quantità di valore del circolante liquido era (o meglio.. avrebbe dovuto essere una somma ben determinata, certa, quantificata… né più né meno… ed è questo, secondo me, il motivo dominante per cui si decise di cambiare schema di riferimento monetario…. Si producevano enormemente maggiori quantità di merci rispetto alla quantità totale massima disponibile di moneta liquida.

Infatti ora  che non c’è più la convertibilità in oro e che la moneta è la “misura del valore”, o “la misura del valore e il valore della misura”…. O “la misura del valore del lavoro dell’altro”, come diciamo noi di AlbaMediterranea … e quindi la moneta assume il suo valore nominale non nel momento della sua emissione… ma solo nel momento in cui avviene lo scambio …. ED INTEGRA IN SE’ E RAPPRESENTA IL VALORE DEL BENE IMMESSO SUL MERCATO…. Lo scenario e la funzione è del tutto diversa… Soprattutto le “derivate che ne discendono sono davvero inquietanti e foriere di nuove verità e scenari preoccupanti…

Andiamo con ordine…

Forse qualche squarcio si incomincia a disgelare e qualche atroce dubbio vi si comincia ad insinuare in mente…

Facciamo bene “Mente locale”….

Dunque, ad esempio …… un tizio va in banca e ritira una certa somma di banconote… poi va al mercato e compra due quintali di pomodori rossi per fare la passata” e paga 200 € … l’ortolano che li ha ricevuti il pomeriggio stesso va dal pastore e compra una pecora che paga sempre 200 € (se fosse costata di più o di meno l’aspetto della vicenda non cambiava…..) … a sua volta il pastore va dal meccanico a ritirare il trattore ed utilizza la stessa banconota da 200 € …. Il meccanico, che è un satiro si procura una notte di sesso con una mercenaria… la prostituta si cura la persona facendosi fare un trattamento estetico completo… Il titolare del centro estetico particolarmente religioso va dal sacerdote e gli fa celebrare una messa in suffragio dell’anima del padre morto l’anno prima….. etc.,etc., etc.,..

Quindi occorre incominciare a fare dei necessari “distinguo” e passaggi logici :

1)      Intanto non mi risulta che sia mai stato codificato da nessuna parte che la banconota nel regime monetario attuale assuma il valore del bene scambiato solo la prima volta che si scambia, né mai nessuno potrebbe sostenere una simile tesi… ;

2)      Quando vigeva il regime della convertibilità, come detto, era ovvio che ad una moneta era vincolata una certa quantità, precisa, fissa, inalterabile di valore … e quella entità rimaneva sempre, pure la moneta viaggiando da un detentore ad un altro;

3)      Ma se ora la moneta, oltre che misurarla, integra in sé il valore della merce scambiata…. Questo sta a significare che dall’altro lato dello scambio c’è una quantità teoricamente infinita da scambiare… che ha il suo limite solo nelle riserve energetiche, nelle risorse minerali/naturali/ambientali e nel know-how ….

4)      E, come abbiamo visto, una stessa banconota continua ad incamerare valore di beni, merci, prodotti…. E soprattutto servizi… praticamente infiniti…. Pur rimanendo la moneta sempre dello stesso valore nominale… strano.. no?...

5)      Ad esempio nella descrizione sopra riportate si sono fatti sei passaggi di cui due di acquisto di merci, due passaggi di servizi misti e due di puri servizi.

6)      Se fosse valida la definizione che la banconota è semplicemente la “misura del valore” la banconota sarebbe solo un “metro”, il concetto non è così limitativo, affatto….

7)      Ricordiamoci sempre che la banconota è anche “il valore”…. Non più il valore dell’oro,, ma sicuramente il valore del  frigorifero o della pecora che ci siamo comprati..

8)       Ne dovrebbe derivare che la banconota alla fine del percorso dovrebbe subire una mutazione perché il valore dei beni/merci/servizi misurati dovrebbe essere di 1.200 € e in qualche modo dovrebbe risultare.. .. il che però non avviene …….

9)      Quindi,  o la moneta euro/dollaro ….  o non è quello che ci hanno dichiarato che dovrebbe essere, oppure c’è dell’altro che non ci è stato detto…

10)   Da considerare inoltre che ad ogni passaggio (in teoria) sottrae dal valore immesso nel “mercato” dalla banconota da 200 € oltre il 50% che vanno a finire all’erario sottoforma di tasse e pagamento di interessi sul costo del denaro emesso dalla B.C.E….

11)  Altra considerazione non irrilevante da fare è che il valore delle merci fatturate è enormemente più alto della moneta circolante…. In questo caso il sestuplo…

12)  E le relative tasse sono il 50% di 1.200… cioè 600 € mentre la moneta/banconota ha sempre il valore facciale di 200 €!!!.... Cioè a fronte si una banconota di 200 € si dovrebbero pagare 600 € di tasse!!!..

13)  Ma altro aspetto particolarmente inquietante e su cui abbondantemente riflettere è che praticamente i giochi di questo immane affare lo conducono le banche in regime di monopolio ed ora da qualche anno anche la gestione diretta dello Stato (Equitalia).

14)  Occorre a questo punto fare qualche puntualizzazione per rendere l’idea e l’ipotesi in piena sostanza, concretizzarla… Qualche anno fa mi capitò di leggere una statistica in cui si affermava che una banconota da 10.000 £ prima di essere ritirata per eccessiva usura e rigenerata con l’immissione di una nuova banconota in sostituzione, …. In un periodo di circa cinque anni faceva ben 14.000 (quattordicimila) passaggi di mano…

15)  Cerchiamo di essere molto parchi e calcolare in difetto, e assumiamo  per buono il dato molto riduttivo che una banconota in euro di medio taglio faccia solo 1000 (mille) e non quattordicimila passaggi di mano in cinque anni, … ed essendo che la massa liquida circolante in Italia assomma a circa 100 (cento) miliardi di €/anno … ne deriva che : 100 x 1000 = 100.000  miliardi di € in cinque anni… che all’anno fanno 20.000 miliardi di €….

16)  Qui sorgono ribollenti, e vanno espresse chiaramente, una serie di domande…

a)      indiscutibilmente questo valore di beni esiste (come abbiamo visto sopra all’inizio...), e come abbiamo appena calcolato, se contabilizzati rappresentano una ricchezza immensa;

b)       perché non vengono contabilizzati, visto che esistono?

c)      Perché il valore facciale della banconota da 200 € presa in esame rimane sempre lo stesso e non viene applicato ad esempio una formula moltiplicatrice del valore (ad esempio presentando in banca le fatture relative agli acquisti sopra elencati?

17)  In pratica le banche (le quali sappiamo essere le uniche “autorizzate” alla gestione del denaro), lasciando inalterato il valore nominale della banconota rappresentato nell’esempio da 6 passaggi corrispondenti a 1.200 € sottraggono ai loro naturali possessori, gli operatori commerciali del mercato, e quindi per estensione a tutti i cittadini, una ricchezza di dimensioni ciclopiche….

18)  E in un circuito chiuso se qualcuno toglie qualcosa ad una delle due parti vuol dire che l’altra parte se ne avvantaggia…

19)  Dove andrebbe a finire questo valore reale non contabilizzato e monetizzato?

20)  È evidente che solo le banche potrebbero avere interesse ad una simile manipolazione…. Ma perché le banche lo dovrebbero o vorrebbero fare? … e quale potrebbe essere il loro vantaggio?... Presto detto… secondo me quella cifra di dimensioni inimmaginabili, pari ogni anno a dieci volte quantità del debito pubblico…le banche la usano per i loro sporchi e loschi affari… Primo fra tutti la possibilità di avere un cespite immenso per realizzare l’emissione di moneta da fonte certa.
La soluzione…

Come una cipolla quando nasce ha poche pelli piuttosto carnose e spesse, quando cresce gradualmente aumenta il numero delle pelli ma contemporaneamente ciascuna pelle si assottiglia di spessore, poi, diventata adulta e matura all’esterno la sua dimensione e peso si stabilizza, ma all’interno continua ad aggiungere pelli ….

Fino a che ad un certo punto la cipolla comincia a marcire… non prima però di avere creato un piccolo germoglio necessario alla sua riproduzione…

Quindi per una sana gestione della moneta come misuratore del valore attendibile, reale, affidabile …. occorre contare le pellicole della (cipolla/moneta … Insomma periodicamente, o alla fine della vita della banconota si vanno a calcolare quante pelli (passaggi riconosciuti di mano) ha prodotto la cipolla e in un modo convenzionale da standardizzare li si quantifica… riemmettendone nel mercato economico il relativo valore facciale monetario e non bancario

Tenendo ovviamente ben presenti le regole del “demourage” anche per quello che concerne le monete…

Quindi da una parte le monete ad ogni passaggio di mano devono sommare il valore precedente a quello della transazione in atto.… e tutti quelli relativi ai passaggi successivi, ….ma dall’altra ….dopo un certo periodo devono marcire appunto come in entrambi i casi fanno le cipolle.

Follia, utopia, allucinazione, delirio? Rifletteteci bene e riparliamone…

sabato 5 aprile 2014

MODULO DI ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE “AlbaMediterranea”


MODULO DI ADESIONE  ALL’ASSOCIAZIONE

        “AlbaMediterranea”

e al  Circuito di Economia Alternativa (CEA) delle

        “Cambiali Sociali” (per privati cittadini)

 


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* Accetterò ed emetterò le “Cambiali Sociali” secondo quanto definito nei moduli “Regolamento” e “Modalità” allegati

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Cosa è e come funziona la “Cambiale Sociale”



Cosa è e come funziona
la “Cambiale Sociale”
di  “Costellazione della £ira”

Chi mi segue da qualche tempo sa abbastanza nel dettaglio quale è la finalità di “Costellazione della £ira”, perché ne abbiamo discusso ampiamente in molti contesti.

Qualcuno però in queste ultime ore mi faceva notare che effettivamente nel blog c’è una mancanza immane, e cioè non è spiegato praticamente come funziona la “Cambiale” che useremo come strumento per le nostre finalità.

Insomma, per rispondere a chiunque e a tutti i dubbi che possano essere sorti a chi si è affacciato al blog, dico in parole semplici e sintetiche:

chi si iscrive all'associazione entra in un gruppo di scambio (un po' come la banca del tempo, solo che la banca del tempo è piuttosto imperfetta ed imprecisa) e in questo gruppo si possono scambiare le cambiali che ciascuno può emettere per pagare qualcosa in possesso a chi appartiene al gruppo.

Faccio un esempio : se nel gruppo c'è un commerciante di frigoriferi che per la crisi economica galoppante non riesce più a vendere, egli può decidere di vendere una parte, o tutti, i sui frigoriferi accettando come pagamento delle "Cambiali" (ma queste "Cambiali" sono molto particolari) sono cambiali vere, quelle dello stato (o stiamo valutando anche quelle svizzere scritte in italiano utilizzabili anche in Italia) non protestabili (poi vi spiegherò perchè e come) che alla scadenza saranno automaticamente rinnovate ad libitum (all'infinito).

Ci sarà un limite all'emissione di ogni persona e stiamo valutando e decidendo l'entità individuale annua di emissione, la somma è di 24.000 euro a persona (per i primi anni) poi saranno fatti degli aggiustamenti.

In pratica l'idea parte dal concetto che la "moneta" in quanto da anni non più convertibile in oro essa è soltanto la misura del "valore" e non il "valore", il "valore" infatti sta tutto nei beni, servizi, prodotti, etc. che in gran quantità sono presenti nei negozi, supermercati, hard discount, piazzali, autosaloni, fabbriche e giacciono lì invenduti andando ogni giono di più in obsolescenza (in malora!) mentre molte persone avrebbero necessità di usarli. Ecco, noi vogliamo far incontrare la necessità con il suo esaudimento attraverso uno strumento come la "Cambiale".

Tanto ormai la "Moneta" (l'euro) è soltanto una convenzione mutualmente, tacitamente e diffusamente condivisa emessa dalla BCE che ce la presta usurariamente aumentando ogni giorno il nostro privato e il nostro pubblico debito; ma nulla vieta (ce lo siamo andati a studiare) che noi dal basso e orizzontalmente ci riappropriamo del nostro personale diritto di emissione che con la cambiale è rimasto intatto e disponibile, e iniziamo ad utilizzare la cambiale come strumento di misura del valore e di scambio del valore.
Legittimamente e legalmente si può fare.

Studiando la legislazione in merito ho trovato pure delle magagne dello Stato e dei nostri cari amministratori e mi sono tolto lo sfizio di denunciare l'attuale ministro delle finanze e il direttore generale delle entrate attuali e tutti i loro predecessori fino al dicembre del 1933.

Il motivo? ...... perchè ci hanno truffato la bella cifra variabile fra i 300 ed i 1000 miliardi di euro nel corso di 76 anni.

So benissimo che nessuno riuscirà nell'intento di farli processare e menochemai a farli condannare, ma potremo sempre utilizzare questa somma a nostro credito per una eventuale trattativa in un contenzioso quando verranno a chiederci i soldi.

Insomma anche questa è una "moneta" di scambio..........

Ciao a tutti.

Veientefurente alias  Orazio  Fergnani.

CAMBIALE SOCIALE IN SINTESI V.03.04.2013 di Orazio Fergnani



CAMBIALE SOCIALE IN SINTESI V.03.04.2013

INTRODUZIONE IDEOLOGICA – FILOSOFICA

La “Cambiale Sociale” non è soltanto un freddo ed inerte strumento monetario. Tutti gli strumenti comunque (volutamente o meno) hanno un “anima”…. Noi di AlbaMediterranea abbiamo voluto darle intenzionalmente, precisamente e scientemente una sua ben definita identificazione e collocazione, anche in ambito culturale, sociale, storico, politico che possono essere definite attraverso le formulazioni che seguono :

1)       I poteri dello Stato sono quattro :
a)       Monetario;
b)       Legislativo;
c)       Esecutivo;
d)       Giudiziario;
2)       Il potere monetario non può e non deve essere mai delegabile;
3)       La prima sovranità del cittadino è il riconoscimento del valore economico e l’emissione di divisa che rappresenti la quantità di detto riconosciuto valore;
4)       Emissione individuale del denaro da parte di ciascun cittadino come massima forma di democrazia orizzontale;
5)       Il denaro è una funzione sociale con due principali aspetti/caratteristiche :
a)       è di tutti, come uso individuale e sociale;
b)       è di possesso esclusivamente collettivo in quanto non singolarmente accumulabile;
6)       La funzione prima del denaro è la sua circolazione e non la sua tesaurizzazione, capitalizzazione, accaparramento;
7)       La circolazione del denaro è una funzione sinergica della fiducia sociale e collettiva e la sua circolazione è prova e testimonianza della restituzione e distribuzione del valore emesso dall’individuo in favore della collettività e viceversa.

Va quindi riconfermato il concetto che stante così il contesto normativo e convenzionale generalmente accettato, la banconota integra in sé il valore del lavoro dell’”altro” 

Ma quando è possibile produrre, o meglio “creare” valore da integrare poi nella moneta?

Quando contemporaneamente coesistono i dieci elementi coagulanti, e cioè nell’esatto ordine :

1)       clima ottimale;

2)       territorio di dimensioni quanto più ampie possibili;

3)       massa critica di popolazione, a seconda della concentrazione in un determinato territorio;

4)       disponibilità di risorse alimentari e minerali del territorio;

5)       livello tecnologico/culturale/sociale/strutturale elevato e diffuso largamente nella popolazione;

6)       energia in quantità e a basso costo;

7)       libertà imprenditoriale singola o collettivistica

8)       beni, prodotti e servizi

9)       mercato su cui immettere i beni, prodotti, servizi

10)   moneta per “valorizzare” e scambiare tutte queste risorse

Quindi alla fine della filiera… e perché esista la filiera, occorre una moneta e quindi necessariamente una “banconota”.

PREMESSO CHE :

A)      Occorre trovare soluzione al continuo, prolungato drenaggio, accaparramento e perdita di liquidità del circuito economico-monetario avvenuto e, ormai ben compreso, messo in atto scientemente negli ultimi anni dalle banche; fatto questo che comprime artificiosamente l’economia reale e colpisce pesantemente la piccola impresa e le famiglie italiane ….e sempre più si verificherà nei prossimi mesi portando al tracollo della vita socio-economica, delle Istituzioni e dello Stato.

B)      In seguito al trattato di Maastricht e successivi ampliamenti … l’euro è “moneta” (il che è concettualmente e giuridicamente falso ….. ma comunque come tale ci è imposta a corso forzoso;

C)      Va quindi per onore del vero precisata la vera essenza dell’ euro ed evidenziare che questa non è una moneta,,, in quanto non è un “Titolo” e meno che mai “Titolo al portatore”….. ed una “moneta” per definirsi tale DEVE OBBLIGATORIAMENTE essere un “Titolo al portatore”….e che quindi non potrebbe già solo per questo né essere emesso (ed adottato come “Moneta”) e neppure essere utilizzato come rappresentazione di “valore” in quanto solo un “Titolo” può integrare in sé del “Valore”

D)      Ciononostante, dato che impropriamente e numerose volte, agendo illegalmente su vari livelli, qualcuno si è assunto l’onere, e la responsabilità di agire in tal senso,…. E che si è pure stabilito non possa essere emessa altra moneta…. Salvo i cosiddetti buoni sconto “et similia” ;

E)      Noi in Europa oggi ci ritroviamo a fare i conti con un tale perverso regime di circolazione del “Valore” controllato da un ente poco trasparente che non controlla la produzione del “valore”… ma che comunque ne determina a suo piacimento la immissione nel circuito economico generale …. E questa situazione induce numerosi problemi oggi finalmente chiari e sotto gli occhi di tutti e a cui occorre trovare rimedio…..

F)      Visto ed analizzato da anni lo scenario giuridico-legislativo vigente sia in Italia che in Europa rimane come unica alternativa efficace, legale, inappuntabile ed inconfutabile a noi nota lo strumento da noi denominato “Cambiale Sociale”….
E dato che :

Ci si è posto il problema di risolvere per quanto di nostra competenza tale penuria di liquidità, eccoci qui dunque a tentare “in primis” di rappresentare azioni e concetti tramite parole e nominalizzazioni innovative a volte configgenti, e poco comprensibili al primo impatto, a causa di preconcetti malevolmente indotti nel corso dei decenni dai nostri antagonisti….  significati a loro volta integranti o indicativi di azioni,….. la quale opera di rieducazione è sempre estremamente complessa…. in particolare e soprattutto quando i concetti che tenteremo di esprimere sono stati volutamente travisati e diffamati dal “Sistema di Potere” che dalla fine della seconda guerra mondiale ci opprime culturalmente, economicamente, politicamente, militarmente.

Per cercare di dare un senso, consistenza, solidità, concretezza alle nostre affermazioni e tentare di centrare un punto di riferimento credibile possiamo dire che lo strumento nostro originale che abbiamo chiamato “Cambiale sociale” in realtà in formule molto simili è stato proposto ed applicato già molte volte nel corso della storia sempre con risultati eclatanti ed epocali, come ora esporrò…

Per tentare quanto più di essere imparziale, per una questione di veridicità, e per non turbare troppo la sensibilità di ciascuno dei lettori ne citerò due fra di loro agli antipodi culturali, sociali, etnici, politici, storici, ma entrambi con una comune caratteristica…. Un grande inconfutabile successo….

Il primo che va ricordato per una questione puramente cronologica è l’episodio del prestito statunitense durante la Guerra di Secessione, quando il governo nordista si trovò a chiedere la stratosferica cifra di 449 milioni di dollari di allora. Le banche americane (si fa’ per dire) pretendevano interessi del 30 % annuo in quanto il rischio d’insolvenza dello Stato era ancora altissimo (solo dall’anno seguente, il 1863, l’esito del conflitto si mutò a favore dei Nordisti). Allora il presidente nordista, Abrahm Lincoln ricorse al potere conferitogli dall’articolo primo della Costituzione americana, ovvero stampare cambiali di prestito ( i cosiddetti “Greenback”) che qualunque popolo sovrano può concedere al proprio governo (vale a dire a se stesso) senza pagare interessi di sorta e coperto non da riserva aurea, ma unicamente dalla forza lavoro del popolo medesimo. (esattamente come gli Italiani, possono fare nel momento che lo decidano attraverso le “Cambiali Sociali”)

Il secondo episodio che voglio ricordare è stato messo in atto dalla Germania nazista, che tra il 1933 e il 1938 realizzò uno dei più grandi miracoli economici della storia moderna, molto più eclatante del tanto celebrato “New Deal” Keynesiano di Francis D. Roosevelt . Alcuni dati : L’edilizia, grazie ai lavori pubblici e alla costruzione della rete autostradale, creò la maggiore occupazione (+209%), seguita dall’industria dell’automobile (+117%) e dalla metallurgia (+83%). I risultati sull’occupazione sono mirabolanti per ampiezza e rapidità : nel gennaio 1933, alla sua introduzione, i disoccupati erano oltre 6 milioni e mezzo; a gennaio 1934 erano dimezzati, a giugno 2,5 milioni, nel 1936 calavano a 1,6 milioni e nel 1938 erano rimasti circa 400.000.

Tutto questo ottenuto tramite la MetallForschungsgesellschaft m.b.H (Società per la ricerca in campo metallurgico) …abbreviata in ”MEFO”, che era una società ideata da Hjalmar Shacht, una scatola vuota, un fatturificio. Una specie di chimera creata “ad hoc” col capitale da un milione di marchi e costituita da Siemens S.p.A., la Gutehoffnungshutte, la Rheinstahl, e la Krupp azioniste tutte per un quarto del milione di capitale…. utilizzata per finanziare la ripresa economica tedesca aggirando furbescamente i limiti e le vessazioni dei 100.000.000 di marchi di emissione complessiva annua da parte della Reichbank imposti da Francia, Regno unito e Stati Uniti a seguito del Trattato di Versailles.

Occorreva insomma un cavallo di Troia che imbrogliasse le carte e che aggirasse la volontà dei Vincitori di impedire la ripresa economica tedesca. Esattamente come occorre oggi eludere l’obbligo imposto (sempre dai discendenti dei tangheri di allora) ai Comuni ed allo Stato del limite di indebitamento e della parità di bilancio, del trattato di Maastricht, dall’ESM…. etc., etc., etc..-

Ecco come fare.

ELEMENTI E FASI PRELIMINARI E GENERALI SINTETIZZATI:

A)      L’Associazione si attiva per costituire una onlus commerciale con soggetti di comprovata serietà, solvibilità ed onorabilità, da cui si tiene esterno (chiamandola ad esempio : “XYZ”); a cui vanno girate le “Cambiali Sociali”

B)      La onlus provvede ad immettere  ed iscrivere nel circuito tutti i cittadini maggiorenni residenti nel Comune che vengono sollecitati a registrarsi al sito di gestione dell’account….….

C)      La onlus fornirà primariamente il servizio di gestione contabile per i privati cittadini provvedendo a creare un account on line per ogni cittadino maggiorenne residente che vorrà aderire al progetto...e di gestione e verifica contabile per conto delle imprese… come in seguito verrà spiegato

D)      Le “Cambiali Sociali” potranno essere utilizzate solo ed esclusivamente per l’acquisto di beni e servizi reali .

E)      La “Cambiale Sociale” viene garantita dall’emettitore, dall’accettatore “XYZ” (o come si chiamerà la ONLUS) e dal Comune come istitutore dell’iniziativa e patrocinio/sponsorizzatore ufficiale;

F)      Ogni cittadino che si registra ha la capacità di emissione annuale di 12.000 € equivalenti in “Cambiali Sociali”, in rate mensili non capitalizzabili di 1.000 €, da spendere all’interno del circuito “CEA” ….

G)     L’account di ciascun privato cittadino deve essere, e sarà sempre in positivo

1)       In pratica per aderire ad ONLUS  “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” occorre :

a.       che il socio aderente emetta una “CAMBIALE SOCIALE” in favore dell’associazione, che sarà trattenuta a pagamento della quota associativa di euro 100 equivalenti all’anno;

b.       che l’associazione metta a disposizione i files elettronici del testo da stampare e contrassegnare con simboli propri le cambiali ancora intatte da compilarsi da parte dell’emittente, nonché l’elenco degli altri soci accettatori della “Cambiali Sociali”; e se professionisti/imprenditori economici ed industriali una vetrina virtuale dove illustrare e pubblicizzare tutte le potenzialità di scambio del “Circuito Economico Alternativo”;

2)       nel “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” si comprano beni/servizi/prodotti pagando con lo strumento di scambio che è la “CAMBIALE SOCIALE” (A TUTTI GLI EFFETTI TITOLO DI PAGAMENTO AL PORTATORE);

3)       la “CAMBIALE SOCIALE” viene emessa nel momento in cui la si consegna completamente compilata in ogni sua parte secondo le norme del R.D. 1669 DEL 14 DIC 1933 nelle mani dell’accettatore, che accettandola integra in essa il valore del bene/prestazione/merce che si è acquistato;

4)       nel momento della transazione tra l’emettitore e l’accettatore è d’obbligo che il venditore/accettatore interroghi il front-office (del C.E.A.) la disponibilità residua dell’emettitore, e, avuta conoscenza della residua disponibilità, emette la relativa “Cambiale Sociale” in cui si indichi con precisione l’identità dell’emettitore e dell’accettatore (che sarà sempre e in ogni caso ONLUS  “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” o come altrimenti denominata) :

5)       Le “Cambiali Sociali” sono sempre emesse in favore di ONLUS “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” e barrare posteriormente tutto lo spazio riservato alle girate a “ME MEDESIMO” e a loro volta date in pagamento. La “CAMBIALE SOCIALE” è esente da bolli, e l’unità di misura del valore (divisa) della “CAMBIALE SOCIALE” è l’Euro;

6)       La “CAMBIALE SOCIALE” viene “tassata” dall’associazione ONLUS  “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” del 4% all’atto della sua emissione a cui viene riconosciuto come commissione e nei successivi 48 mesi è a tasso negativo del 2% al mese per cui alla fine del 48° mese; scenderà al 2% del suo valore originario (ad esempio da 100 a 2);

7)       la “CAMBIALE SOCIALE” viene contraddistinta con i simboli e i contrassegni dell’associazione ONLUS  “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” di appartenenza del socio emettitore e viene contraddistinta esclusivamente tramite i dati del socio emettitore, mai in nessun caso con numeri di serie o simboli o altro assegnanti dall’associazione (questo per ovviare a qualunque sospetto di raccolta del credito o azioni riconducibili ad ipotesi di attività bancaria ;

8)       l’associazione verifica che il socio emettitore non emetta nell’arco del mese più della somma totale di “CAMBIALI SOCIALI” stabilita di cifra identica per tutti si potrebbe ipotizzare e convenzionalmente stabilire che : un single possa emettere fino a 2.000 € al mese; una coppia 1.500 € a persona al mese; il primo figlio 1.200 € al mese, il secondo figlio 1.000 e tutti i successivi 800 € al mese. Qualora la somma non venga spesa nel mese di riferimento questa non sarà capitalizzabile per il futuro ed andrà persa;

9)       ogni socio/accettatore può a suo insindacabile giudizio decidere autonomamente e liberamente, come, quando, da chi, e quante “CAMBIALI SOCIALI” vuole accettare;

10)   l’associazione attraverso una centrale informatizzata ha fra gli scopi principali quello del monitoraggio elettronico sugli emettitori, su richiesta dell’accettatore al momento della presentazione della “CAMBIALE SOCIALE” in pagamento;

11)   la “CAMBIALE SOCIALE” non è immediatamente, né mai, protestabile per definizione e convenzione contrattuale anche in questa sede, perché così viene convenzionalmente stabilito tra i soci aderenti al circuito ONLUS  “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” né è possibile modificarla, né applicare bolli successivamente alla sua emissione per renderla e titolo protestabile ed esecutivo, salvo incorrere nei rigori della legge;

12)   per legge sulla “CAMBIALE SOCIALE” devono essere evidenziati il codice fiscale e il domicilio. L’associato dovrà apporre in accordo con l’impegno preso con l’associazione anche un numero di cellulare ed una e-mail;

13)   la “CAMBIALE SOCIALE” è un “titolo al portatore” (l’euro no), e come tale cedibile, la si deve intestare a sé ed in favore della ONLUS  “Circuito di Economia Alternativa (CEA)” che poi può cederla come titolo “al portatore” anche ad altri, rimanendone però fino all’esaurimento del  “valore” l’emettitore e responsabile, ed anche beneficiario del residuo 2% che gli verrà riconosciuto e ricontabilizzato alla fine del 48° mese in aggiunta alla normale disponibilità del socio emettitore;

14)   Per quest’azione di gestione, controllo, verifica, monitoraggio, rinnovo, spedizione, etc., etc. l’associazione viene sostenuta con il 4 % del valore delle “CAMBIALI SOCIALI” emesse ( % modificabile con aggiustamenti in base all’esperienza);

15)   TITOLO AL PORTATORE  perfettamente legittimo, inconfutabile, irreprensibile, col vantaggio che non si pagano tasse di nessun tipo fino all’avvenuto pagamento in base all’art.6, comma 4 del D.P.R. 633/72, come ribadito e stabilito dalla sentenza 7348/2003Le tasse si pagano DOPO 4 ANNI!!!!)